Bellinazzo a RN: “Suning ha due grandi problemi, ma non farà fallire l’Interâ€
Marco Bellinazzo è intervenuto ai microfoni di Radio Nerazzurra per provare a fare chiarezza sulla situazione societaria dell’Inter
Il giornalista del Sole 24 ore Marco Bellinazzo è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Nerazzurra per provare a fare un po’ di chiarezza sulla delicata situazione societaria dell’Inter:
“Nonostante ciò che appare sulla stampa, anche internazionale, la situazione non è cambiata molto. Suning è andata sul mercato per coprire esigenze finanziare in parte fisiologiche e in parte patologiche per la situazione pandemica. Da qui a fine anno, il fabbisogno è di circa 150 milioni di euro, ed è del tutto normale per una società che ha oltre 500 milioni di costi e con ricavi ridotti per la pandemia. E allora Suning sta cercando un partner finanziario. Si è poi creata questa opportunità con i fondi come Bc Partners, la cui prima offerta è stata respinta. Qualora arrivasse una proposta soddisfacente, Suning potrebbe anche pensare di cedere tutta l'Inter, nonostante questa opzioni non sia il piano A. Il piano A resta quello di trovare un partner per sostenere il club in questo momento delicato. Quindi non è cambiato nulla, anche se leggendo i giornali sembra che l'Inter stia per fallire…”.
Com'è possibile che Suning, da un mese all'altro, non abbia più le risorse per sostenere il club? Dipende dal governo cinese?
“Suning ha due problemi: uno fisiologico legato ai propri conti, anche dovuti a investimenti sbagliati. E poi c'è la difficoltà di esportare capitali per coprire le perdite di un club di calcio in Italia. Per quanto ligia ai diktat di Pechino, una azienda come Suning non farà mai fallire l'Inter e, nel caso, alle strette metterà questi capitali che servono. Nessuno è così folle da lasciare andare una società nella quale si è investito mezzo miliardo. A oggi preferisce non metterli un po' per queste indicazioni arrivate dalla Cina e un po' perché preferisce non farlo in attesa di trovare soci. La situazione accaduta al Milan era differente, lì c'era già un salvagente di nome Elliott. Purtroppo l'Inter si è trovata alle prese con la pandemia nel bel mezzo di un progetto di sviluppo importante, quando i costi crescono subito e invece i ricavi arrivano dopo un po'”